Negli ultimi mesi si è registrato un forte aumento di truffe telefoniche che colpiscono cittadini di ogni età in tutta Italia, attraverso messaggi apparentemente credibili e chiamate sospette. Queste pratiche fraudolente si sono evolute, sfruttando tecniche sempre più sofisticate di ingegneria sociale e manipolazione, con l’obiettivo di ottenere dati personali, credenziali bancarie, oppure di indurre il destinatario a chiamare numeri a pagamento sotto la falsa promessa di un servizio urgente o di una minaccia imminente.
Principali tipi di truffa telefonica e i messaggi che stanno circolando
I truffatori utilizzano diversi schemi per persuadere le vittime. Le segnalazioni attuali mostrano che i messaggi più diffusi sono:
- Finti operatori di banche o enti pubblici: spesso la chiamata o il messaggio si presenta con un tono allarmato. Vengono citate istituzioni come banche, polizia, o agenzie governative, avvisando la vittima di una presunta irregolarità, multa imminente, o addirittura di un’indagine a suo carico. Il truffatore cerca di indurre fretta, minacciando conseguenze legali nel caso in cui non vengano seguite istruzioni immediate, come richiamare un numero o fornire credenziali personali o bancarie.
- Truffa dei numeri a pagamento: i messaggi invitano il destinatario a contattare un numero telefonico che inizia con prefissi costosi (ad esempio 899, 89X). Questi messaggi, talvolta firmati come “Centro per l’Impiego” o altri nominativi istituzionali, richiedono di ricontattare il mittente per risolvere presunte problematiche legate al lavoro, ai servizi pubblici o alla sicurezza personale. Spesso il contenuto recita: “Abbiamo provato a contattarla dai nostri uffici, la invitiamo a richiamare il numero 89xxxxxxxxxx”. I Centri per l’Impiego reali non richiedono mai di essere ricontattati su numeri a pagamento né di fornire credenziali bancarie o di autenticazione.
- Truffa del singolo squillo: si riceve uno squillo da un numero sconosciuto, spesso internazionale. Se la vittima richiama, si trova collegata a servizi a pagamento o è sottoposta a ulteriori tentativi di frode.
- Richiesta di dati sensibili tramite vishing: il truffatore si spaccia per tecnico, operatore di banca o personale della propria compagnia telefonica, informando la vittima di un problema di sicurezza. Viene richiesto di fornire via telefono dati personali, password, codici OTP o informazioni bancarie.
Come riconoscere i messaggi falsi e difendersi
La chiave per difendersi dalle truffe telefoniche è imparare a identificare i segnali d’allarme che accomunano le comunicazioni fraudolente:
- Richiesta di informazioni sensibili: nessun ente pubblico, banca, polizia o organizzazione legittima chiederà mai di fornire codici di accesso, password, dati bancari o di autenticazione tramite chiamate o messaggi non sollecitati.
- Numeri sospetti: diffidare di ogni richiesta di chiamare numerazioni a pagamento, prefissi strani o internazionali non riconducibili agli uffici istituzionali. Verificare sempre i numeri attraverso i siti web ufficiali dell’ente citato nel messaggio.
- Contenuti allarmistici e pressione psicologica: se nella comunicazione si percepisce urgenza, minaccia di conseguenze legali immediate o si viene sollecitati ad agire con rapidità, è molto probabile che si tratti di una truffa.
- Link e allegati sospetti: mai cliccare su link o aprire allegati inviati da mittenti non ufficiali, anche se il messaggio sembra provenire da un contatto conosciuto o da un’istituzione.
- Verificare sempre l’identità del chiamante: interrompere la conversazione in caso di dubbio e richiamare solo numeri ufficiali pubblicati sul sito dell’ente o della banca.
Le nuove misure di protezione in vigore
Dal 19 agosto 2025 è attivo in Italia un nuovo sistema di blocco contro le chiamate spoofing: truffatori e call center esteri non potranno più utilizzare numeri fissi italiani per contattare le vittime, rendendo più difficile mascherare l’origine delle chiamate. Questo filtro sarà esteso alle numerazioni mobili dal 19 novembre 2025 e rappresenta una risposta concreta alle richieste di maggiore sicurezza da parte dei consumatori.
Secondo la delibera Agcom, gli operatori italiani sono ora obbligati a bloccare tutte le chiamate che arrivano dall’estero e utilizzano prefissi fissi italiani quali 06 (Roma), 02 (Milano) e molte altre città. Il sistema verifica se la chiamata proviene da paesi dove non sarebbe possibile originare certi numeri, filtrando quelle sospette prima che raggiungano l’utente. In autunno il sistema sarà rafforzato, includendo anche le numerazioni mobili, più complesse da identificare ma spesso utilizzate per truffe sofisticate.
Consigli pratici per aumentare la sicurezza personale
Comportamenti da adottare per difendersi
- Prestare attenzione a ogni comunicazione telefonica non sollecitata, soprattutto se indica urgenza o minaccia imminente.
- Non fornire mai dati personali, codici bancari, password o PIN a persone o istituzioni via telefono, SMS o e-mail non ufficiali.
- Verificare il mittente con mezzi indipendenti: chiamare il servizio clienti tramite i numeri pubblicati sui siti ufficiali o tramite gli sportelli fisici.
- Mai cliccare su link o scaricare allegati provenienti da numeri e indirizzi sospetti.
- Bloccare e segnalare i numeri sospetti alle autorità o all’operatore telefonico.
- Mantenere sempre aggiornata la lista delle truffe più frequenti grazie a siti di sicurezza e forum dedicati, dove le vittime condividono le proprie esperienze.
Va ricordato che, in caso di dubbio, è sempre preferibile interrompere la chiamata e non rispettare alcuna richiesta di fretta: i truffatori sfruttano il panico e la pressione per indurre il destinatario all’errore.
Segnalazioni e assistenza
- Contattare l’operatore telefonico per richiedere il blocco di chiamate e messaggi spam.
- Segnalare l’accaduto alle autorità competenti e, in caso di truffa, presentare denuncia presso polizia postale o locali stazioni dei carabinieri.
- In caso di dubbi su messaggi che sembrano provenire da enti pubblici, come i Centri per l’Impiego, è consigliato inviare email agli uffici istituzionali o utilizzare i canali ufficiali per ottenere chiarimenti.
Alla luce dell’aumento delle truffe telefoniche, è fondamentale informare amici e familiari, specialmente le persone anziane, spesso le più vulnerabili agli attacchi di social engineering e alle pressioni psicologiche. Conoscere le modalità con cui agiscono i truffatori permette di evitare danni economici e di proteggere la propria identità digitale. Consulta le raccomandazioni delle principali istituzioni e visita la pagina di phishing per approfondire i metodi fraudolenti più diffusi nella società digitale.