Conviene davvero investire in banca? Ecco quanto rendono i prodotti proposti allo sportello

Investire presso lo sportello bancario rappresenta una delle soluzioni più tradizionali per chi desidera mettere a frutto i propri risparmi. Tuttavia, l’effettiva convenienza dei prodotti offerti dalle banche dipende da numerosi fattori: i rendimenti, i costi di gestione, la fiscalità, la protezione del capitale e le alternative disponibili sul mercato. Prima di scegliere, è fondamentale analizzare le principali tipologie di investimento bancario ed esaminare attentamente quanto questi prodotti siano davvero competitivi rispetto ad altre opzioni di investimento.

Le principali proposte di investimento bancario

Gli istituti di credito propongono ai clienti una gamma di prodotti finanziari che include conti deposito, obbligazioni bancarie, fondi comuni di investimento e polizze assicurative con componente finanziaria. La scelta tra queste opzioni dipende dagli obiettivi di ciascun risparmiatore: sicurezza, rendimento, liquidità o protezione.

I conti deposito rappresentano un’opzione a basso rischio, dove il capitale è garantito e tutelato (fino a 100.000 euro per banca grazie al Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi). Tuttavia, i rendimenti offerti nel 2025 sono scesi rispetto all’anno precedente, in seguito al calo dei tassi di riferimento delle banche centrali. Attualmente, i migliori conti deposito vincolati possono offrire interessi intorno al 4% annuo, mentre quelli non vincolati restano su valori inferiori.Conto di deposito

Le obbligazioni bancarie sono titoli di debito emessi dalle banche, con scadenze variabili e rendimenti che risentono delle condizioni macroeconomiche. Nel 2025, il mercato obbligazionario mostra prospettive interessanti grazie a una maggiore domanda, soprattutto per i titoli investment grade, ma la redditività può variare significativamente in base al rating e al periodo di scadenza.Obbligazione

I fondi comuni di investimento e gli ETF, se proposti allo sportello bancario, spesso prevedono costi di gestione non indifferenti. Se ben strutturati, questi strumenti possono offrire una diversificazione efficace tra azioni e obbligazioni, ma la performance può essere erosa dalle commissioni e dalla fiscalità.

Quanto rendono i prodotti bancari nel 2025

Calcolare il rendimento netto di un prodotto bancario richiede la valutazione di vari elementi: il tasso d’interesse, il livello di rischio, le commissioni applicate e l’incidenza della tassazione. In termini generali, con un investimento di 100.000 euro, si può ipotizzare un rendimento lordo annuo vicino al 5% per prodotti misti come fondi bilanciati, ma il costo medio annuo imposto da molte banche si aggira intorno al 2%, riducendo significativamente il guadagno reale.

Ecco una panoramica dei rendimenti dei principali prodotti bancari offerti allo sportello:

  • Conti deposito vincolati: interessi fino al 4% annuo, ma occorre considerare l’inflazione, che può erodere la crescita del potere d’acquisto.
  • Obbligazioni bancarie: rendimento variabile tra il 3% e il 5% annuo, a seconda del rischio e della durata; i titoli ad alto rating sono preferibili per una maggiore stabilità, mentre quelli high yield sono più rischiosi e volatili.
  • Fondi comuni di investimento: potenziale rendimento intorno al 5% annuo, ma il costo totale (spese di gestione, commissioni di ingresso/uscita) può ridurre sensibilmente il risultato finale.
  • Polizze assicurative: spesso offrono garanzia di capitale e rendimenti attesi nell’ordine del 2%-3% annuo; da valutare con attenzione costi e vincoli.

Risulta evidente che il rendimento reale di un investimento bancario dipende principalmente dalla corretta valutazione dei costi. Anche un tasso nominale apparentemente interessante può essere diminuito dagli oneri applicati dalle banche: in particolare, le commissioni sui fondi comuni, le spese di gestione e le eventuali penalità per il disinvestimento anticipato.

Vantaggi e svantaggi rispetto ad altre forme di investimento

Scegliere di investire direttamente tramite la banca offre alcuni vantaggi: sicurezza, accessibilità, protezione legale del capitale (soprattutto per i conti deposito), consulenza personalizzata anche se talvolta superficiale, e maggiore comodità in termini di assistenza e operatività. Questi aspetti sono particolarmente rilevanti per chi predilige la semplicità e la protezione del capitale rispetto a rendimenti potenzialmente più elevati ma più incerti.

Tuttavia, rispetto al mercato globale degli investimenti, i prodotti offerti presso lo sportello bancario presentano alcuni svantaggi importanti:

  • Limitata personalizzazione: le soluzioni bancarie tendono a essere standardizzate, spesso non considerano a fondo la situazione patrimoniale e gli obiettivi individuali del cliente.
  • Costi elevati: in particolare su fondi e polizze, con commissioni che possono diminuire fortemente il rendimento netto dell’investitore.
  • Rischio di rendimento inferiore rispetto a prodotti diversificati: strumenti come ETF o fondi gestiti online possono garantire performance migliori con costi minori.
  • Esposizione all’inflazione: investimenti in conto deposito e titoli a basso rendimento possono subire una perdita del potere d’acquisto se l’inflazione è elevata.

Rispetto alla possibilità di investire autonomamente tramite piattaforme digitali, l’investitore ha molte opportunità in più per selezionare asset specifici, ridurre i costi e ottenere una migliore diversificazione tra azioni, obbligazioni, immobili o asset alternativi.

Strategie per massimizzare il rendimento e ridurre i rischi

Per ottimizzare i guadagni derivanti dagli investimenti bancari è consigliabile adottare alcune strategie essenziali:

  • Diversificare tra asset azionari e obbligazionari: un bilanciamento intelligente, ad esempio 75% in azioni e 25% in obbligazioni, può consentire di avere rendimenti superiori sul lungo periodo, minimizzando la volatilità.
  • Valutare attentamente i costi: ridurre le commissioni di gestione, privilegiare prodotti low cost come ETF e approfondire sempre la trasparenza delle offerte.
  • Investire con un orizzonte temporale lungo: il tempo aiuta a superare le oscillazioni di mercato e a ottenere migliori performance cumulate.
  • Monitorare l’effetto dell’inflazione: confrontare sempre il rendimento nominale dei prodotti con l’incremento dei prezzi al consumo, scegliendo strumenti capaci di tutelare il capitale reale.
  • Considerare la situazione macroeconomica: tassi d’interesse, politiche delle banche centrali e scenario globale influenzano fortemente la redditività dei prodotti bancari.

Investire in banca può essere conveniente solo se il profilo di rischio dell’investitore è moderato e se si accettano rendimenti contenuti in cambio di maggiore protezione e semplicità. Per chi è disposto a rischiare di più e a dedicare tempo alla selezione di strumenti finanziari innovativi e meno costosi, il mercato offre opzioni alternative potenzialmente più redditizie.

In conclusione, la scelta tra prodotti bancari tradizionali e soluzioni di investimento più evolute deve sempre essere ponderata in base alle esigenze personali, alle prospettive di guadagno e ai costi reali. Una corretta diversificazione e la valutazione attenta dei costi rimangono gli strumenti principali per tutelarsi dall’erosione del capitale e per incrementare nel tempo il valore dei propri risparmi.

Lascia un commento